Ciao, come stai?
Io sto bene, anche se qui in Germania sta facendo molto freddo. La newsletter sta per subire dei cambiamenti…. Continuerò a parlarti della lingua italiana. Continuerai a imparare tantissimo, te lo prometto.
Hai mai sentito parlare dell’effetto farfalla? Io ne ho sentito parlare per la prima volta in Jurassic Park, uno dei miei film preferiti.
Una farfalla batte le ali a Pechino e a New York arriva la pioggia invece del sole.
La metafora è bellissima. Un piccolissimo cambiamento, molto lontano, può causare un grandissimo cambiamento qui e ora… o viceversa.
L’effetto farfalla fa parte della teoria del caos1. Io però non sono un matematico, e neanche un fisico. Oggi voglio condividere con te un pensiero più semplice. Una riflessione su cause ed effetti.
Il mondo è molto complesso. Fino a poche migliaia di anni fa non era così, era molto più semplice. La causa e l’effetto erano molto vicini. Un cacciatore usciva dalla caverna, uccideva un animale e lo mangiava, dividendo il cibo con quelli del suo gruppo. Con il tempo le cose sono cambiate. Oggi nessuno esce per andare a caccia… Usciamo per andare a lavoro, il posto in cui veniamo pagati. Con questi soldi andiamo al supermercato, dove compriamo diversi alimenti. Un cibo semplice come la banana arriva dal Brasile. Potremmo non aver mai visto il Brasile, e potremmo non sapere quanto tempo impieghi la banana ad arrivare nel nostro supermercato, ma comunque mangiamo la nostra banana. Andando al supermercato oggi, (la moderna caccia) è molto difficile capire la provenienza di un cibo, oppure degli ingredienti di un cibo. Oggi, causa ed effetto sono lontani tra loro nello spazio e nel tempo.
Questa complessità, questa lontanza tra causa ed effetto, ci porta spesso ad agire senza pensare. Soprattutto quando facciamo del male a qualcuno, non ce ne accorgiamo … eppure anche noi sbattiamo le ali. Ogni azione che facciamo, ogni decisione che prendiamo, comporta la sofferenza di qualcuno, la sofferenza di un lavoratore sfruttato, la sofferenza di un collega, di un familiare, di un amico, di un partner oppure la sofferenza di noi stessi.
Non sempre siamo in grado di visualizzare questa sofferenza, proprio perché il mondo è complesso. Siamo bravi a capire che abbiamo sbagliato se qualcuno ci dà uno schiaffo. Siamo meno bravi a capire che abbiamo sbagliato se un bambino soffre in una miniera per estrarre il cobalto, un materiale per costruire la maggior parte degli strumenti tecnologici che usiamo2 (compreso il dannato macbook da cui sto digitando queste parole).
La lontanza tra causa ed effetto ci porta anche a non agire. Quando studi ogni giorno non riesci a vedere subito l’effetto. Eppure studiando ogni giorno alcune parole o alcune frasi in lingua italiana puoi creare un grandissimo cambiamento, che ti porterà con una serie di battiti d’ali, a scatenare un uragano in futuro.
Avevo scritto questa newsletter molto tempo fa. Mi sono ricordato di inviarla solo ieri, quando ho letto questa frase nel libro di Mark Manson.
È un libro di cui sicuramente ti parlerò in uno dei prossimi episodi del Club Del Libro per studenti della Lingua Italiana.
Hai dubbi, curiosità o suggerimenti?
Scrivimi una mail: italianoin7minuti@gmail.com
A presto, Simone.
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