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Il dolce far niente

Per me, quando faccio la meditazione è come “il dolce far niente”. All‘inizio la meditazione è stata molto difficile per me, una tortura perché mi piace essere attiva. Non volevo sedermi per 30 minuti e pensare solo al mio respiro.

Ma fortunatemente, mi sono ricordata una lezione di yoga e l’insegnante ha spiegato il valore della meditazione in questo modo. Ha detto: Imaginate un bicchiere d’acqua. Mettete nel bicchiere un pò di terra e agitarlo. Cosa vedete? Solo aqua sporca – un caos. Adesso mettete il bicchiere sul tavalo per pochi minuti. Nel tempo, la terra si deposita sul fondo e l’acqua diventa chiara. La terra è ancora sul fondo ma non disturba l’aqua. La terra e l’acqua sono separati. Possiamo vedere l’acqua chiara. Quindi la nostra mente è come questo contenitore d’acqua e la terra rappresenta i nostri pensieri. Quando siamo impegnati tutto il giorno e facciamo tanti cose i nostri pensieri tubinano come la terra nel contenitore. Ma se ci sediamo tranquillamente per forse 30 minuti, i nostri pensieri, come la terra alla fine si stabilizzeranno e la nostra mente diventa chiara. Possiamo vedere e possiamo pensare più chiaramente. I nostri pensieri sono ancora lì – sono parte di noi ma non ci distubano più.

Dopo la meditazione, di solito mi sento piu calma e ho meno ansia. In somma, penso che “il dolce far niente” abbia valore e ci credo.

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Ciao a tutti. Il dolce far niente è stato per me i fini settimana in cui lavoravo. Ora sono pensionata e per sempre lo vivo! C´è troppo buono!!!!

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Il dolce far niente potrebbe essere un pomeriggio in spiaggia aspettando il tramonto del sole, guardando le stelle, apprezzando la natura. Mi sono resa conto che mi sentivo in colpa o mi veniva l’ansia se non avevo un progetto o impegni da fare. Penso che abbiamo bisogno di praticare un po’ l’arte del dolce far niente.

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Ciao, penso que "il dolce far niente" sia solo una strategia per attirare turisti vechi con abbastanza soldi e poco tempo per vivere "dolcemente". é un motto, una teoria, come le storie nella Bibbia, c´é la fede ma non c´é certezza.

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Veramente gli italiani lavorano troppo, quasi come gli americani. Secondo il O.E.C.D gli americani lavorano più, 1777 ore l'anno, gli italiani sono secondi con 1710 ore l'anno. Penso che sia ancora i Tedeschi che conoscono bene l'arte del dolce far niente.I tedeschi lavorano meno rispetto ai giapponesi, inglesi e francesi - 1382 ore all'anno.

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